Tassazione al 26% per tutte le cessioni di partecipazioni

Dal primo di gennaio 2019 vengono equiparate le plusvalenze da cessione a titolo oneroso delle partecipazioni sia qualificate che non qualificate.
Diversamente da prima quindi le cessioni di partecipazioni a titolo qualificato non concorreranno più alla formazione del reddito complessivo imponibile del contribuente, ma saranno soggette ad una imposta sostitutiva del 26%. Questo si applicherà anche alle partecipazioni qualificate detenute in amministrazione presso intermediari finanziari italiani, esercitando l'opzione per il regime del risparmio amministrato.
Si potrà evitare di indicare nel quadro RT eventuali plusvalenze e compensare quindi minusvalenze realizzate presso lo stesso intermediario.
Per quanto riguarda le partecipazioni in società a regime fiscale privilegiato, non si potrà applicare l'imposta sostitutiva, ma sarà possibile utilizzare, a scomputo della tassazione che ne deriva, le eventuali imposte pagate all'estero.
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